Non esiste una regola assoluta sulla scrittura dei dialoghi.
Ogni casa editrice ha le sue regole ed è buona norma tenerlo in considerazione quando proponiamo il nostro romanzo.
Non ti stilerò, perciò, una lista di norme che valgono per sempre e per tutti, ma le "mie regole", quelle che ho scelto tra le tante proposte in giro per il web e tra i manuali.
Libero/a, ovviamente, di non seguirle, te le consiglio perché sono le più utilizzate e, nel caso volessi pubblicare con un editore, saresti avvantaggiato/a nell'adeguare i dialoghi in fase di correzione.
1 - Discorso diretto
- Andrei, se me lo consentite... -
Da notare che la punteggiatura è sempre attaccata alla parola che la precede. Ricordarsi anche che i segni in apertura e chiusura della battuta non sono mai a contatto con i caratteri contenuti.
2 - Discorso introdotto in chiusura con punto
Le disse: - Non tornerò presto, rassegnati -.
Il dialogo diventa parte della frase e perde il punto in chiusura. Il punto lo ritroviamo fuori, a conclusione della frase.
3 - Discorso introdotto in chiusura con punti "speciali"
Non riusciva a capire, perciò gli chiese: - Potresti darmi una spiegazione? -
Il punto esclamativo, interrogativo e i punti di sospensione chiudono la frase restando all'interno del dialogo. Questo perché caratterizzano il ritmo della battuta e non dell'intera frase. La stessa regola vale anche qualora avessimo il punto interrogativo ed esclamativo insieme (solo in questo ordine, mi raccomando!)
4 - Discorso introdotto nel mezzo della frase e con il punto in chiusura
Lo vide uscire dicendo: - Ho da fare -, e non riuscì a fermarlo.
Ricompare il punto, ancora una volta fuori dal dialogo a chiudere l'intera frase. La battuta non necessita di un punto di chiusura perché il lettore non deve spezzarla nel leggerla, ma integrarla. Una pausa però è necessaria, così è buona norma far seguire la battura da una virgola.
5 - Discorso introdotto nel mezzo della frase e con punti "speciali"
Le gridò: - Maledetta, me la pagherai! - e uscì alla svelta.
Ancora una volta la regola vale per il punto interrogativo, esclamativo e per i punti di sospensione in battuta. Questi restano dentro, creando una pausa che rende superflua la virgola. Alla fine del periodo va inserito un punto per chiudere. Possiamo inserire vari tipi di punti di chiusura, dipende dal ritmo che intendendiamo dare alla frase e alla sua funzione. Un ulteriore esempio:
Gli ha gridato: - Va' all'inferno! - ed è fuggito come un pazzo!
È piuttosto improbabile trovare una frase del genere, a meno che non scriviamo in prima persona o usando un narratore che racconta i fatti da testimone.
6 - Discorso spezzato e con il punto in chiusura
- Ditemi -, mi fece il vecchio avvicinandosi, - cosa è accaduto. -
Il punto, qualunque esso sia, entra nella battuta, trovandosi questa in chiusura della frase. Puoi notare che ho inserito due virgole per scandire il ritmo: la prima è dopo la chiusura della prima porzione di dialogo e la seconda è alla fine dell'inciso. È importante sottolineare che le due porzioni compongono un'unica frase e che se la riunissimo questa non avrebbe alcuna una virgola.
7 - Discorso spezzato e composto da più frasi
- Vado via -, fece seccato. - Mi hai già fatto perdere un treno. -
Qui i punti di chiusura sono due. La ragione la troviamo nella composizione del dialogo. Proviamo a riscriverlo in maniera differente.
Fece seccato: - Vado via. Mi hai già fatto perdere un treno -.
Come possiamo vedere, il dialogo contiene ben due frasi che terminano con un punto. Avendolo spezzato proprio in conclusione della prima frase, questa perde il punto, che finisce alla fine dell'inciso. Per dare una pausa che comunichi al lettore la distinzione tra il dialogo e l'inciso, dopo il segno scelto in chiusura della prima battuta metteremo una virgola.
8 - Discorso spezzato e composto da più frasi con punti differenti
- Non è ancora arrivato? - le chiese. - Ormai è ora di cena. -
Nella prima parte di dialogo abbiamo un punto interrogativo, ma la regola varrebbe anche se avessimo l'esclamativo e i punti di sospensione. Rispetto alla settima regola possiamo vedere che ho tolto la virgola tra la prima parte di dialogo e l'inciso: ciò accade perché il punto interrogativo scandisce di per sè una pausa e la virgola è superflua. Ricordi la regola cinque? Ecco, qui vale lo stesso discorso. Il punto di chiusura rientra nell'ultima porzione di battuta.
9 - Discorso spezzato e composto da più frasi con punti "speciali"
- Cosa prendere? - fece incerta. - Non saprei, qual è il budget? -
Uguale al punto sette, tranne per la virgola eliminata tra la prima porzione di dialogo e l'inciso.
10 - Discorso spezzato in corrispondenza di una virgola
- Lo immaginavo, - disse serenamente, - ha sempre fatto così. -
La frase è una sola, ma spezzata nel punto in cui la virgola segna una pausa. In questo caso la virgola originaria resta nella prima porzione e se ne aggiunge una seconda in conclusione dell'inciso. Potremmo confonderci con la regola sei o con la cinque, perciò ricomponiamo la frase:
Disse serenamente: - Lo immaginavo, ha sempre fatto così -.
Quali differenze notiamo rispetto alle due regole precedenti? Nella cinque la frase riunita non avrebbe virgole:
Mi fece il vecchio avvicinandosi: - Ditemi cosa è accaduto -.
Nella sei abbiamo due frasi indipendenti all'interno di un dialogo:
Fece seccato: - Vado via. Mi hai già fatto perdere un treno -.
Fa' sempre attenzione a come sarebbe il dialogo se lo volessi scrivere senza interruzioni: è indispensabile essere consapevoli di quali siano e dove si trovino i punti per poter spezzare un dialogo correttamente.
E tu quali regole utilizzi per i tuoi dialoghi? Fammelo sapere nei commenti!

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